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Tanti sapori della tradizione, salvati e rinnovati
dagli artigiani del cibo, aperti al futuro.
Bardi, sinonimo di dolcezza d’autore, come il panettone, alto ricco di uvetta e canditi, burroso, a lievitazione naturale. Senza di lui non sarebbe Natale.
In Langa il tartufo è così importante che si è pensato di proporlo anche al cioccolato. Sono variazioni dolci che accontentano i golosi.
L’Antico Forno Santi ha rinnovato il gusto dei tradizionali cantucci toscani sostituendo le mandorle con variazioni di cioccolato bianco e cacao, arricchite dal limone.
Il risultato è un dolce più raffinato.
Della linea Campe Dhei, della Viticoltori Ponte, il prosecco, dagli intensi profumi fruttati, con sentori di fiori. Fresco e molto equilibrato, per aperitivo e pesce. Servire a 6/8 gradi.
Una meridiana è disegnata sull’etichetta. È un richiamo alla citazione del poeta latino Orazio e un invito al brindisi.
Le trofie sono una tipica pasta ligure, a base semplicemente di farina ed acqua. Sono una specialità dell'antico Pastificio Alta Valle Scrivia.
Le origini di questo formaggio a pasta dura risalgono all’anno Mille. È uno dei vanti dell’arte casearia italiana. Particolarmente adatto come aperitivo, a tavola o per una sana e nutriente merenda.
Il giovane team a capo del salumificio trasforma le carni suine da allevamenti selezionati con l’attenzione degli antichi norcini. A dimostrazione c’è il salame campagnolo.
I funghi porcini sono un vero sapore di montagna. Questi vengono dai boschi della Valtellina. La crema è perfetta per tartine da aperitivo, per condire riso in bianco, per insaporire carni bianche.