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Tante cose buone dal cuore antico per la tavola di oggi.
Bardi, sinonimo di dolcezza d’autore, come il panettone, alto ricco di uvetta e canditi, burroso, a lievitazione naturale. Senza di lui non sarebbe Natale.
Il Negroamaro è un vitigno autoctono pugliese, che sta riscoprendo una nuova giovinezza. È un rosso di buona struttura dal gusto persistente. Si abbina a piatti di carne, arrosti, formaggi non troppo stagionati.
Questo straordinario aceto-non aceto ha portato nel mondo il nome di Modena quasi quanto la rossa Ferrari. Da usare su carni, fragole, gelato.
Un’antica panetteria friulana, che ha conservato i metodi antichi nella produzione delle sue specialità, propone artigianali frollini profumati di vaniglia.
Nel verde retroterra della Liguria il pastificio Alta Valle Scrivia produce da agricoltura biologica le Fettucce. Dal sapore rustico e gustoso, sono ideali con un ricco sugo di carne o di funghi.
Le olive della valle del torrente Taggia in Liguria sono molto presenti nelle ricette della regione. Il sugo è un perfetto condensato di sapori.
Le origini di questo formaggio a pasta dura risalgono all’anno Mille. È uno dei vanti dell’arte casearia italiana. Particolarmente adatto come aperitivo, a tavola o per una sana e nutriente merenda.
Sulle nostre tavole è tornato il lardo, non come condimento, ma proposto come fettine sottili, su pane senza sale, per accompagnare bollicine da aperitivo.