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Una terra ricca, l'Italia, e si esprime con semplicità
diverse da nord e sud, recuperate dalla cultura contadina.
Testimonia che l'acquisto di questa confezione ha contribuito a realizzare il progetto Natale di Speranza.
Bardi, sinonimo di dolcezza d’autore, come il panettone, basso ricco di uvetta e canditi, burroso, a lievitazione naturale. Senza di lui non sarebbe Natale.
Dal Forner panificio e pasticceria mantiene l’antica tradizione della lavorazione basata su specialità fatte a mano, come questi frollini alla nocciola e cacao, dal gusto semplice e delicato.
Di Iorio. Un’azienda dalla lunga storia familiare, una tradizione irpina quella del torrone. Nuovo, perché friabile, ricoperto di cioccolato.
Della linea Campe Dhei, della Viticoltori Ponte, il prosecco, dagli intensi profumi fruttati, con sentori di fiori. Fresco e molto equilibrato, per aperitivo e pesce. Servire a 6/8 gradi.
Il Dolcetto è uno dei vini tipici piemontesi fra i più diffusi. Un rosso corposo tannico, per niente dolce nonostante il nome.
Nella Grangia vercellese l’azienda gli Aironi a coltivazione biologica, produce risi diversi, tra cui il Carnaroli, perfetto per i risotti.
I funghi segnano la data d'inzio, negli anni venti, della Oliveri, un'azienda famigliare originaria dell'Alto Appennino Ligure Piemontese. Zona di funghi porcini che vengono proposti secchi.
Un marchio che ben sintetizza le specialità della tradizione emiliana, come il classico cotechino. Un salume che fa ricca la tavola nei mesi invernali.
Un legume antico, che nella gastronomia del passato ha spesso sostituito la carne per la sua ricchezza di proteine. Oggi accompagna i salumi ed è simbolo augurale.
Le origini di questo formaggio a pasta dura risalgono all’anno Mille. È uno dei vanti dell’arte casearia italiana. Particolarmente adatto come aperitivo, a tavola o per una sana e nutriente merenda.